mercoledì 2 maggio 2012

Round my hometown, memories are fresh

Ascoltando Adele, pensavo che a volte i veri sbagli sono quelli che non si fanno.
E, comunque, le cose migliori sono sempre quelle che finiscono peggio.
Stasera penso al meglio, stasera penso alla ricetta della pozione perfetta, e allora nel calderone ci butterei il vuoto allo stomaco che mi procurava quel sorriso, il vuoto allo stomaco del colpo di fulmine per eccellenza, l'incastro preciso delle braccia, l'incastro preciso delle emozioni, dei cervelli, l'affinità fisica che sfociava in violenza, l'affinità elettiva che accendeva le gote di rosso.
Non ho più voglia di sbagliare, ma voglio sicuramente fare degli sbagli.

10 commenti:

  1. hai completamente e assolutamente ragione.

    è una consapevolezza, la tua, che a seconda del carattere può anche non far del bene, ma vedo che a te, invece, aiuta molto.
    brava, davvero.

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    1. Grazie, soprattutto per aver capito il vero senso di quello che ho scritto - ho sempre il terrore che certi pensieri che nella mia testa sembrano tanto belli, poi messi nero su bianco risultino citazioni di Fabio Volo da condividere su Facebook.

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  2. Continua a fare degli sbagli, Ale. Ma ricordati di sbagliare ogni tanto perchè gli incastri precisi sono qualcosa di sublime. A piccole dosi.

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    1. A piccole dosi Fede? Ma guarda che il mio fabbisogno è alto, come per il cibo!

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  3. Perché, si può anche fare qualcosa senza sbagliare? :P

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    1. Gli ingredienti li ho capiti, ora mi manca da scoprire la ricetta.

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  5. Secondo me, quando si parla di "vita", il verbo sbagliare andrebbe proprio abolito (o quanto meno svuotato di ogni accezione negativa).
    Si può dire ad un fiore che ha sbagliato a crescere, se non viene su come lo avevamo immaginato? -- oddio, questa la rivendo a Fabio Volo :-)

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